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SMONTAGGIO

Inutile dire che la prima cosa da fare è smontare completamente la macchina in ogni sua parte, per poter avere solo i due pezzi che compongono lo chassis (superiore ed inferiore). Dovrete quindi rimuovere anche la scheda madre dal suo alloggio, facendo molta attenzione a non spaccare nessun componente durante la rimozione. Stessa cosa per i tasti della tastiera, che dovranno essere rimossi dal proprio alloggio uno per uno, facendo attenzione a non spaccarli e non rovinare il supporto sul quale sono montati. L'operazione di smontaggio è comunque molto semplice da effettuare sui modelli C64 (tutte le versioni), VIC-20 e Commodore 16/Plus4, un po' più laboriosa per Amiga e Commodore 128. Aprire la macchina significa anche approfittarne per rimuovere polvere e sporcizia accumulatasi inevitabilmente al suo interno nel tempo, per ottenere così un perfetto restauro.

LAMPADE A LUCE ULTRAVIOLETTA

Se invece di sfruttare la luce del sole preferite usare lampade a luce ultravioletta, basta tenerle poco sopra le superfici plastiche trattate con emulsionante. Saranno i raggi UV delle lampade a creare la reazione chimica necessaria per lo sbiancamento. Le lampade a luce ultravioletta si trovano facilmente in commercio, anche su eBay. Ne basteranno 2 o 3 (dipende dalla loro grandezza e potenza). Il vantaggio di usare lampade al posto della luce del sole è che potete sfruttare la notte o comunque qualsiasi giorno dell'anno, senza dover aspettare una bella giornata soleggiata. Premetto che i raggi UV solari passando anche in caso di giornata nuvolosa o fredda, ma è indubbiamente preferibile esporre le parti plastiche durante giornate estive soleggiate.

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restauro estetico

RESTAURO ESTETICO

Se il vostro Commodore è perfettamente funzionante, ma "brutto da vedere" ossia ingiallito a causa del tempo o con delle parti rotte e mancanti, potete cercare di riportarlo al suo vecchio splendore. Mi rivolgo al semplice amatore, al collezionista e a chi volesse venderlo ad un prezzo proporzionato allo stato della macchina. Le alternative sono principalmente 3: sostituzione con pezzi originali usati, sostituzione con pezzi non originali nuovi e recupero.

SOSTITUZIONE CON PEZZI ORIGINALI USATI

Spesso e volentieri è preferibile sostituire il pezzo ingiallito o rotto, considerando il fatto che nei mercati dell'usato online si riesce a reperire quasi tutto. Si può cercare il singolo pezzo (chassis o tastiera venduti singolarmente) oppure l'intera macchina venduta per "non funzionante" ma che ha ancora un buon aspetto, spendendo poco sia in termini economici, sia di tempo. La ricerca del pezzo è comunque obbligatoria nel caso in cui ci siano parti completamente rotte o mancanti (chassis spaccato o tasti mancanti nella tastiera). Basta semplicemente smontare la macchina e sostituire le parti danneggiate o ingiallite, con quelle acquistate.

SOSTITUZIONE CON PEZZI NON ORIGINALI NUOVI

Il collezionismo ha creato anche un mercato di pezzi e materiale nuovo, per i nostri amatissimi Commodore. Molte sono le aziende che realizzano componenti e periferiche hardware o chassis identici agli originali, o con i colori più svariati come il rosso, blu, bianco o trasparente (vai ai siti ufficiali Ami64 o INDIEGOGO per fare 2 esempi). Il risultato può essere veramente eccellente, ma parliamo comunque di pezzi nuovi e non originali. Inutile dire che per il collezionista è importante che il computer torni ad essere uguale all'originale, quindi la scelta cadrà obbligatoriamente sul pezzo usato originale, o sul pezzo eventualmente nuovo ma del colore originale. In poche un C64 rosso, blu o trasparente è indubbiamente simpatico e bello da vedere, ma non avrà più niente di originale.

RECUPERO (lavaggio)

Spesso e volentieri con un semplice lavaggio delle parti plastiche, si ottengono ottimi risultati. Lo sporco che si è accumulato nel tempo sulla scocca del computer o del datassette, da a questi ultimi un aspetto "vecchio e scuro". Non parlo dell'inevitabile ingiallimento delle parti plastiche (vedi paragrafo sotto), ma di sporcizia che sembra ormai "saldata" e difficile da pulire. In alcune occasioni, sono rimasto io stesso stupito del risultato ottenuto con un semplice lavaggio in acqua e sapone. Come procedere è semplicissimo, basta avere l'accortezza di non rovinare nulla in fase di smontaggio e rimontaggio. I computer o datassette devono essere completamente smontati in modo da avere solo le 2 parti che compongono la scocca. Riempire di acqua calda saponata un catino (o il lavandino stesso) ed immergerci le parti plastiche. Un qualsiasi oggetto che possa fare da peso servirà per non farle galleggiare in modo tale che siano completamente immerse. Lasciare che il sapone agisca per staccare e sgrassare lo sporco (5 o 10 minuti) e poi procedere con il lavaggio vero e proprio utilizzando un bruschino per asportare la sporcizia. Strofinare le parti plastiche tenendole sempre immerse, e soffermarsi di più in quelle zone dove lo sporco risulta essere più evidente, e noterete subito la differenza fra il prima e il dopo. Una volta finito il lavaggio, asciugare bene il tutto con un panno, ma evitare di rimontare subito il computer, perché negli angoli ci sarà ancora dell'umidità. Aspettare quindi che le plastiche siano completamente asciutte, e solo a questo punto rimontare tutto. Ripeto, l'ingiallimento non sarà sparito, ma la differenza fra il prima e il dopo sarà molto evidente.

Nel caso in cui sulle parti plastiche ci siano dei segni di pennarello (e si parla di scritte o disegni fatti quasi 30 anni fa) che sembrano ormai indelebili, basta spruzzarci sopra un qualsiasi sgrassante e lasciare agire per qualche secondo. Dopo di che pulire via con un panno strofinando con forza. Noterete che quei segni noiosissimi spariscono senza lasciare aloni di alcun tipo.

RECUPERO (sbiancamento RetroBright)

Nell'immagine sotto il mio Commodore 128 (perfettamente funzionante), prima e dopo il restauro che ho effettuato. Oltre ad avere il case un po ingiallito, si presentava con alcuni tasti della tastiera mancanti. Tasti che ho recuperato da un altro C128 non funzionante, ma con la tastiera completa. La macchina non funzionante era inoltre molto ingiallita, pertanto si nota la differenza di colore tra i tasti recuperati e quelli già presenti nel C128 funzionante. Nella foto a destra il risultato finale dopo aver effettuato il trattamento utilizzando un emulsionante 40% Vol (vedi sotto). Risultato che definirei perfetto, la macchina si presenta come nuova.

Se le parti plastiche non sono rotte, ma solo ingiallite e volete provare a mantenerle, potete cercare di "sbiancarle" per farle tornare ad un aspetto estetico che si avvicini il più possibile a quello originario. Tutte le parti plastiche dei vecchi computer (e non solo), erano in ABS (polimero termoplastico) una plastica rigida ma allo stesso tempo leggera. Veniva poi aggiunto il Bromo per ridurre il rischio di incendio, e purtroppo col passare del tempo tende ad ossidare, soprattutto se la parte in plastica è esposta ai raggi del sole. C'è un metodo chiamato RetroBright grazie al quale possiamo sbiancare le parti plastiche tramite una reazione chimica, invertendo il processo di ossidazione del Bromo. E' un sistema molto semplice ma da applicare con cura e cautela. Voglio subito precisare che il metodo RetroBright non è una soluzione definitiva, e col passare degli anni le parti in plastica tendono ad ingiallire nuovamente, anche se ben conservate.

Questo l'occorrente per applicare la procedura: Ossigeno 30 volumi in crema (emulsione ossidante), Vanish Oxi-Action in polvere, guanti e occhiali per protezione, pennello e una ciotola per contenere il prodotto.

Prima di tutto sciogliere 5 grammi di Vanish in acqua calda. Una volta che il prodotto si è uniformato, aggiungerlo a 200 grammi di crema ossigeno 30 volumi. Mescolare bene per ottenere un prodotto uniforme facendo attenzione che non vada a contatto con gli occhi. Adesso basta distendere bene col pennello il prodotto ottenuto, sulle superfici plastiche da sbianchire, per poi lasciarle agire al sole almeno 3 ore. La reazione chimica fa asciugare il composto, quindi va ripetuta per 2 o 3 volte ridando il prodotto col pennello (operazione che può essere effettuata nell'arco di 2 o 3 giorni di sole). il risultato sarà uno sbiancamento totale della plastica, ma come ho già scritto sopra, non permanente negli anni.

Sbiancamento RetroBright, la soluzione più pratica e veloce:

Per una procedura ancora più veloce, potete utilizzare una emulsione ossidante 40 volumi, e applicarla direttamente sulle parti plastiche con un pennello (utilizzando sempre i guanti). Le parti plastiche devono essere riposte su una superficie mobile così da poterla girare sempre in direzione del sole (una base di cartoncino va benissimo). Dopo un paio d'ore se necessario applicare nuovamente l'emulsione ossidante. Dopo almeno 3 ore di esposizione il risultato dovrebbe già essere visibile.

Quello che conta per la reazione chimica sono i raggi UV, pertanto in mancanza di sole potete usare delle lampade a luce ultravioletta, vedi paragrafo a sinistra della pagina.

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