Menu
Home Storia Commodore Commodore PET Commodore VIC-20 Commodore MAX Machine Commodore 64 Commodore 16 Commodore 128 Commodore 65 Amiga 500 Amiga 600 Amiga 1200 Riparazioni C64 Datassette Manutenzione Riparazioni Amiga 500 Formattare Floppy Disk 720 Kb Alimentatore ATX per Amiga 500 Sostituire Floppy Drive Amiga con Floppy Drive PC Creare Cassette per CBM64-128, Vic20 e CBM16 Trasferire File PC-Amiga (Amiga Explorer) Trasferire file PC-Amiga (ADF Sender Terminal) Visualizzare Immagini e Foto PC-C64 Visualizzare Immagini e Foto PC-Amiga Costruire Cavo Seriale Null-Modem Cavo Video Scart C64, C128, Vic20 Adattatore Joystick C64/C16 Restauro estetico Emulatori Adattatori SD2IEC BASIC Collezionare Commodore Retrogaming Altri Computer Vintage Giochi Non Ufficiali

riparazione e restauro computer vintage
![]() ![]() |
RIPARAZIONE E RESTAURO COMPUTER VINTAGE
Se state leggendo il contenuto di questa pagina siete con molta probabilità appassionati come noi di computer vintage. Parliamo di computer a 8 o 16 bit che dagli anni settanta ai novanta sono stati protagonisti indiscussi della storia dell'informatica. Nei mercatini dell'usato si possono trovare questi home computer con facilità, ancora perfettamente funzionanti e in ottime condizioni estetiche. Per i collezionisti o appassionati spinti dalla nostalgia è dunque facile venire (o tornare) in possesso di queste macchine che possono ancora regalarci tante emozioni e soddisfazioni. Tutto questo però ha un costo. E il prezzo da sostenere per acquistare un vecchio computer ormai obsoleto è dettato dalle regole di mercato. Mercato in questo caso in continua espansione grazie e soprattutto al collezionismo.
Ci è spesso capitato di leggere o sentire dire che il prezzo di questi computer è oggi a livelli esagerati e soprattutto ingiustificati. Ma il prezzo è sempre dovuto alle leggi di mercato. E il mercato è semplicemente domanda e offerta. Pertanto se ci sono persone disposte a spendere determinate cifre, ci sarà sempre chi cerca di vendere a quel prezzo e anzi a qualcosa in più. Prendiamo come esempio il collezionismo di auto storiche. Automobili ormai dalle caratteristiche obsolete, con costi di manutenzione molto elevati e soprattutto difficoltà nel trovare il pezzo di ricambio nel caso in cui sia necessaria una sostituzione di quest'ultimo. Una macchina di oggi costa molto meno, ha bisogno di meno manutenzione ed è molto più performante in termini di prestazioni e consumi. Ma non ha nessun valore storico e non è un pezzo da collezione. Soprattutto non può dare quella soddisfazione nel guidarla. Soddisfazione che solo un collezionista può provare. O chi in giovane età è stato possessore di un determinato modello e dopo tanti anni vuole riprovare quelle emozioni in ricordo dei tempi passati. Per i computer vintage è la stessa cosa. Ciò che per una persona non vale praticamente nulla, per un'altra può valere molto per svariati motivi.
Per acquistare a prezzi più contenuti c'è il mercato dell'usato non funzionante. Comprare un computer vintage non funzionante, venduto magari per pezzi di ricambio, ci offre la possibilità di spendere molto meno ma soprattutto la "eventuale" soddisfazione nel riuscire a "riportarlo in vita". La stessa soddisfazione che ci può dare anche il fatto di essere stati l'artefici di un Restauro estetico (oltre che delle funzioni principali) ben riuscito. E' proprio di questo che parleremo in questa pagina. Come restaurare un computer vintage? Come procedere? Come riportarlo al suo vecchio splendore? La risposta è semplice: conoscenze, capacità, pazienza e tanta.. tanta "passione".
COME PROCEDERE
Abbiamo acquistato un vecchio computer, dalle condizioni estetiche pessime e che ci è stato venduto come "non funzionante" per pochi euro. Vogliamo quindi tentare di aggiustarlo e restaurarlo. Non abbiamo la pretesa di poter riuscire nell'intento (cosa fondamentale). Vogliamo semplicemente provarci. La spesa è stata di poco conto e se non riusciremo nell'intento perlomeno ci avremo provato e se volessimo potremo rivendere la macchina allo stesso prezzo per il quale l'abbiamo comprata (o qualcosa meno). Nulla ci vieta di tentare, di "giocare", di "divertirci" provando a restaurare un pezzo della storia dell'informatica. Per fare questo è necessario procedere a tappe, fino al raggiungimento dello scopo finale.
SMONTAGGIO
Naturalmente la prima operazione da fare è smontare la macchina così da poter analizzare la situazione interna dei vari componenti. Un'operazione facile ma non per questo di poca importanza. Dobbiamo tenere in considerazione che abbiamo a che fare con un oggetto di tanti anni fa. Pertanto composto da parti plastiche fragili che possono spaccarsi con facilità. Eventuali parti ad incastro devono essere rimosse con attenzione senza forzature e quindi nel modo giusto. Altrettanto importante è ricordarsi bene come sono montate le varie parti (nel caso fare foto) per poter rimontare tutto nell'esatta posizione in fase di montaggio. Può rendersi necessario smontare la macchina completamente, per avere ogni singolo pezzo libero e poterci lavorare sia per un operazione di pulizia e sia per eventuali riparazioni da effettuare.
PULIZIA GENERALE
Per poter analizzare bene ogni singolo componente elettronico della scheda (o delle schede) è necessario che tutto sia pulito e quindi privo di sporcizia accumulatasi nel tempo. Si rende quindi necessaria una prima pulizia generale utilizzando aria compressa (se necessario) e pennello o uno spazzolino per le parti più nascoste. Se c'è troppa sporcizia sulla scheda, notare un'interruzione di continuità nelle piste o una saldatura fredda può non essere facile. E visto che una prima ispezione visiva spesso e volentieri ci può aiutare ad individuare un guasto, avere i componenti puliti è fondamentale.
Nell'immagine a confronto sotto si può notare come anche poca sporcizia sui componenti renda difficile una lettura ad occhio nudo di una eventuale saldatura difettosa o pista interrotta. Anche utilizzando una lente di ingrandimento sarebbe difficile notare il danno, ben visibile invece dopo la pulizia della zona da analizzare:

ISPEZIONE VISIVA
Come detto precedentemente una prima ispezione visiva può essere fondamentale per trovare un guasto. Spesso e volentieri quest'ultimo è ben visibile anche ad occhi meno esperti. Un'interruzione delle piste, un condensatore esausto (gonfio nella parte superiore), una saldatura fredda, perdite di liquido da eventuali batterie o ossidazioni evidenti, possono essere la causa del malfunzionamento della macchina (vedi esempio di ossidazione sotto).

A prescindere dal fatto che anche se funzionanti i condensatori di un vecchio computer dovrebbero essere tutti sostituiti con dei nuovi, se ne vedete uno gonfio (la parte superiore bombata e non piatta) significa che è da cambiare perché esausto e non più funzionante. Procedere quindi alla sostituzione con uno nuovo e di pari valore che si misura in farad (F) riportato nella marcatura nell'involucro ( µF, uF, o mF). Fare inoltre attenzione alla giusta polarità. Il terminale negativo è più corto e la parte negativa è evidenziata da una linea con delle frecce sul condensatore stesso. Per dissaldare il vecchio condensatore basta aggiungere dello stagno nelle saldature (per portare a temperatura anche il vecchio stagno). Aspirare dunque con un dissaldatore tutto lo stagno o nel caso in cui ne siate sprovvisti potete utilizzare una treccia dissaldante. Queste operazioni sono semplici ma se non siete pratici è bene avvalersi di una persona esperta e in grado di fare il tutto senza recare danni (un amico o un tecnico specializzato). A tal proposito possono tornarvi utili le informazioni riportate nella pagina Saldature a stagno.
Se ci sono evidenti interruzioni delle piste queste devono essere riparate per ridare continuità al circuito. L'utilizzo di un multimetro si rende necessario nel caso in cui le interruzioni non siano visibili in modo netto ed evidente. Lo stesso vale per eventuali saldature fredde spesso riconoscibili dal fatto che lo stagno risulta opaco e granuloso. Eventuali ossidazioni devono essere rimosse con l'aiuto di uno spazzolino e del disossidante (reperibile in tutti i negozi di elettronica). Se nella scheda elettronica sono presenti dei fusibili è evidente che debbano essere controllati. Basta un semplice test di continuità con il multimetro o nel caso ne siate sprovvisti devono essere rimossi (senza danneggiare il supporto) e analizzati a vista per notare se il conduttore interno non sia danneggiato. Nel caso in cui debbano essere sostituiti li trovate in tutti i negozi di elettronica facendo attenzione che siano dello stesso valore potenza nominale (VA) riportato nella parte metallica.
TEST DI CONTINUITA'
Se una semplice ispezione visiva non dovesse bastare per trovare eventuali danni, può essere fondamentale un test di continuità nel circuito della scheda elettronica. Possono essere presenti interruzioni circuitali impossibili da notare ad occhio nudo. Avvalendosi del multimetro (o tester) possiamo testare la continuità del circuito. Per fare questo dobbiamo analizzare il percorso delle piste e testare la continuità fra un punto A e un punto B (sarà necessario poter accedere ad ambedue il lati della scheda).
Il risultato del test ci farà capire se le piste e i componenti presenti fra i due punti presi in esame sono in buono stato. Se fra il punto A e il punto B ci sono componenti si va per esclusione testandoli singolarmente fino a trovare quello guasto. Se il sintomo di malfunzionamento è evidente, andremo a testare direttamente la zona della scheda riguardante quel determinato fattore. Ad esempio il settore inerente all'alimentazione nel caso in cui il problema sia il mancato avvio della macchina.

CIRCUITI INTEGRATI
Malfunzionamenti come memoria ridotta, schermo nero, caratteri e colori confusi o assenza di segnale audio (per citarne solo alcuni), sono evidenti sintomi di malfunzionamento di uno o più circuiti integrati (nella foto una memoria del Commodore 64).

Come già riportato nella pagina Riparazioni C64, spesso un circuito integrato danneggiato si può riconoscere al tatto. L'eccessivo calore è un classico sintomo di malfunzionamento. Attenzione però: alcuni chip è normale che raggiungano alte temperature, pertanto non è detto che siano danneggiati. Se il chip brucia al punto da non poterci quasi tenere il dito sopra allora la cosa non è regolare e sicuramente è da sostituire.
Trovare quale sia il o i circuiti integrati guasti non è cosa facile e spesso può richiedere ore di lavoro o giorni. In questo campo si va per esclusione, procedendo quindi a tentativi provando ogni singolo chip che a parere nostro sembra essere danneggiato. Un metodo classico è quello di avvalersi di una macchina muletto ossia un computer dello stesso identico modello perfettamente funzionante, dal quale recuperare il chip per testarlo nel computer non funzionante ( o viceversa). Testare così il circuito integrato che riteniamo danneggiato in una macchina funzionante ci da la possibilità di capire se effettivamente il chip non sia più funzionante. Dopo aver capito quale o quali siano i chip da sostituire, il passo successivo è reperirli o da una macchina non funzionante per altri motivi o dal mercato online. E' buona norma zoccolare il circuito integrato (se non è già zoccolato) in modo da poterlo montare e smontare con facilità in un secondo momento.

Importante: quando si ha a che fare nello specifico con un computer acquistato come "non funzionante" è consigliato prima di accenderlo, controllare che nella scheda al suo interno non ci siano evidenti modifiche apportate da qualcuno nel tentativo di effettuare una riparazione mal riuscita.
Spesso molti si cimentano in riparazioni "maldestre" recando così ulteriori danni alla macchina. Circuiti integrati sostituiti e montati nel verso contrario, piedini degli stessi piegati nel tentativo di forzarne l'alloggiamento nello zoccolo in modo errato, saldature inefficaci nel tentativo di sostituire alcuni componenti come ad esempio condensatori esausti, ponti realizzati con filo elettrico in modo "troppo artigianale" per bypassare piste danneggiate e via discorrendo, sono spesso motivo di malfunzionamento e possono causare danni agli altri circuiti anche se erano perfettamente funzionanti.
Se si notano modifiche di questo tipo, prima di accendere la macchina è bene correggere e quindi apportare una prima "riparazione fondamentale". L'accensione della macchina con circuiti integrati montati male o modifiche mal riuscite di qualsiasi tipo può danneggiarne ulteriormente il funzionamento.
TEST CONCLUSIVO
Dopo aver effettuato le dovute riparazioni è il caso di provare se il dispositivo è tornato a funzionare correttamente. Inutile rimontare tutta la macchina fino a che non siamo sicuri del suo perfetto funzionamento. Fare attenzione a non aver lasciato sulla scheda viti o pezzi metallici di qualsiasi tipo per evitare cortocircuiti. Se tutto funziona perfettamente (alimentazione, video, periferiche etc) possiamo rimontare il tutto, ma prima nel caso ce ne sia bisogno è il momento giusto per effettuare un eventuale restauro estetico o pulizia definitiva.
RESTAURO
Se le plastiche del computer dovessero essere ingiallite, prima di rimontarlo è bene riportarle al suo colore originale con la tecnica del retrobright (sbiancamento). A tal proposito trovate tutte le informazioni necessarie nella pagina Restauro estetico. Dopo aver provveduto anche al restauro estetico della macchina è il momento di rimontare il tutto definitivamente, facendo attenzione che non ci siano forzature e che ogni singola parte del computer sia rimontato nel modo giusto (possono a questo punto tornare utili eventuali fotografie fatte in fase di smontaggio).
IN CONCLUSIONE
Queste linee guida sono generiche, i problemi che si possono trovare in fase di riparazione o restauro di un vecchio computer sono innumerevoli. Non è detto che si riesca a trovare sempre la soluzione o che sia facile trovare il pezzo o i pezzi da sostituire. Spesso e volentieri il costo in termini di tempo o di denaro non giustifica il valore della macchina stessa. E' bene dunque essere consapevoli se sia il caso o no di procedere. Non ci riferiamo a chi lo fa di mestiere ma a tutte quelle persone che per passione vogliono "provare" a far rivivere un vecchio computer (o qualsiasi dispositivo vintage). Il vero "guadagno" sarà la "soddisfazione personale" per essere risusciti nell'intento. Riaccendere una macchina di trenta o quaranta anni fa dopo un intervento di riparazione e vedere che tutto è tornato a funzionare perfettamente è motivo di vera soddisfazione. Il numero di unità "originali" funzionanti e perfette dal punto di vista anche estetico presenti nel mondo sarà sempre più limitato. Ogni computer riportato in vita sarà un grande ed importante risultato.